Washington, 27 marzo 2020. L’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti d’America, Armando Varricchio, ha partecipato ad una conversazione con il CEO dell’American Jewish Committee, David Harris, sulla risposta italiana all’emergenza COVID-19.
La conversazione avvenuta via Zoom (con oltre 400 ascoltatori) e trasmessa live sul canale Facebook dell’AJC (con più di 4000 persone collegate) ha toccato i principali aspetti della risposta italiana all’emergenza Coronavirus. L’Ambasciatore Varricchio nel ringraziare l’organizzazione per la solidarietà e vicinanza da sempre dimostrata nei confronti del nostro Paese, ha ripercorso le decisioni più significative prese dal Governo italiano per fronteggiare l’emergenza. Varricchio ha sottolineato in particolare come tali misure dolorose siano senza precedenti nella storia della nostra democrazia e ricordato il coraggio e la determinazione degli italiani, soprattutto di quanti uomini e donne, sono in prima linea per contrastare la diffusione del virus e salvare vite umane.
L’Ambasciatore ha poi menzionato le varie manifestazioni di solidarietà giunte da tutto il mondo e, in particolare, dagli Stati Uniti che in questo momento stanno soffrendo per la diffusione del virus sul loro territorio. Dalle Forze Armate, alle numerose società private americane che hanno effettuato donazioni per un valore complessivo di 12,5 milioni di dollari, il sostegno americano non si e’ fatto attendere.
“La diffusione del Coronavirus e’ una prova difficile per tutta la comunita’ internazionale ed un test per le nostre democrazie, per la solidità dell’Unione Europea e del legame transatlantico. Dobbiamo lavorare insieme e unire le forze per superare questa sfida comune. Sono in gioco non solo la salute pubblica ma la salute delle nostre democrazie” ha detto l’Ambasciatore ricordando poi “come sia importante anche rafforzare le organizzazioni internazionali e gli strumenti multilaterali per affrontare sfide simili in futuro”. L’Ambasciatore Varricchio ha poi sottolineato in risposta ad alcune domande che “l’Italia è grata a tutti gli amici che ci forniscono sostegno e collaborazione ma appartiene orgogliosamente alla famiglia delle democrazie. Non vi deve pertanto essere alcuna preoccupazione riguardo il collocamento geopolitico del nostro Paese”.